lunedì 3 dicembre 2012

Incredibile

E' incredibile come sia forte il legame che ognuno di noi ha con le cose che ha tanto desiderato e tanto voluto. E' incredibile come un qualsiasi stronzo in questo paese di merda, possa rompertelo così, in una gelida sera che si avvicina al natale.
Un regalo, ore di lavoro spese e un desiderio avverato andato così in frantumi, come quel pezzo di vetro.
Una cosa INCREDIBILE! Incredibile da pensare che possa succedere a te, incredibile che qualcuno possa fare una cosa del genere. Incredibile come persone trovino più semplice spaccare un vetro e rubare le TUE cose, invece che guadagnarsi da vivere ONESTAMENTE.
Incredibile come trovare una caserma dei carabinieri che alle 23.00 sia chiusa e non accetti la denuncia (fanno orari d'ufficio loro). Persone che lavorano per la sicurezza degli altri, che fanno turni e dovrebbero essere presenti sempre...questo mi fa cadere le palle ed incazzare.
E mi fa incazzare quest'Italia, il Paese che sta diventando, un PAESE DI MERDA.

Bè...se già da un po' di tempo non sentivo l'aria del Natale, ora penso mi starà ancora un po' alla larga. FUCK!

venerdì 23 novembre 2012

Insegnamenti di vita

Stamattina stavo ascoltando la radio, come sempre...mi fa una gran compagnia.
Hanno letto questa lettera e non potevo non pubblicarla...
Non conosco questa cantante, forse l'ho anche già sentita non sapendo che fosse lei. 
Non so che genere canti, non mi interessa, come non mi interessa che tipo di vita abbia o abbia avuto.
La cosa che mi ha colpito...questa lettera. Quale altro personaggio famoso avrebbe fatto una cosa del genere per un cane o qualsiasi altro animale? 
Chi potrebbe mai rifiutare un tour per questo??? LEI!!!
Davvero una lettera toccante, che per l'ennesima volta ci fa capire quanto siano più "umani" gli animali, quanto il loro affetto sia vero e non sia tutto calcolato.

Ecco la lettera...
Scrivo questa lettera di venerdì alle 6 del pomeriggio ad alcune migliaia di amici che devo ancora incontrare. Scrivo per chiedere di cambiare programma e vederci in un altro momento. Ecco perché. Ho un cane che si chiama Janet, ed è malata da due anni ormai, visto che un tumore le sta crescendo piano piano nell'addome. L'ho presa che aveva solo 4 mesi, io avevo 21 anni, ufficialmente un'adulta - e lei è stata mia figlia.
È un pitbull, ed è stata trovata a Echo Park con una corda attorno al collo e morsi sulle orecchie e sul muso. Era quella che usavano nei combattimenti tra cani per far arrabbiare gli altri contendenti. Ha quasi 14 anni e non l’ho mai vista lottare, mordere o persino ringhiare, quindi posso capire perché avessero scelto lei per questo ruolo orribile. È una pacifista.
Janet è stato il rapporto più consistente della mia vita, e questo è un dato di fatto.
Abbiamo cambiato numerose case, famiglie, ma siamo sempre state veramente noi due.
Dormiva nel letto con me, con la testa sul cuscino, ha accolto la mia isteria, il mio volto in lacrime sul suo petto, con le zampe intorno a me, ogni volta che avevo il cuore spezzato.
Era sotto il pianoforte quando scrivevo le canzoni, abbaiava ogni volta che cercavo di incidere qualcosa, ed era nello studio con me quando abbiamo registrato l’ultimo album. L’ultima volta che sono tornata a casa da un tour, era vivace come al solito, è abituata a stare lontano da me per poche settimane ogni 6 o 7 anni. Ha la malattia di Addison, che le rende pericoloso viaggiare perché ha bisogno di iniezioni regolari di idrocortisone, perché reagisce allo stress e all’eccitazione senza gli strumenti psicologici che salvano la maggior parte di noi dall’andare nel panico fino a morirne. Malgrado tutto questo, è sempre felice e giocherellona, e ha smesso di comportarsi come un cucciolo solo tre anni fa.
È la mia migliore amica e mia madre e mia figlia, la mia benefattrice ed è lei che mi ha insegnato cosa sia l'amore.
Non posso venire in Sud America. Non adesso.
Quando sono tornata dall'ultima tappa del tour americano, c'era una grande, grande differenza.
Non vuole nemmeno fare più passeggiate.
So che lei non è triste di invecchiare o morire. Gli animali hanno un istinto di sopravvivenza, ma non hanno un senso di mortalità e vanità.
Ecco perchè sono molto più presenti delle persone.
So che si avvicina il momento in cui smetterà di essere un cane e invece sarà parte del tutto. Sarà nel vento, e nella terra, e nella neve e in me, dovunque io andrò. Non posso lasciarla ora, cercate di capirmi. Se riparto, ho paura che non avrò l'onore di cantare per lei finché non si addormenterà, di accompagnarla verso dove deve andare. 
Ogni tanto mi ci vogliono venti minuti per decidere che calzettoni voglio mettere prima di andare a letto. 
Questa decisione invece è istantanea. Queste sono scelte che ci rendono quello che siamo, che ci definiscono, e io non voglio essere quella che mette la carriera prima dell'amore e dell'amicizia. 
Sono la donna che rimane a casa e cucina Tilapia per la mia più cara e vecchia amica. E la aiuto a stare bene, a farla sentire confortata, al sicuro e importante.
Molti di noi in questi giorni, temono la morte di una persona cara. E' la brutta verità della vita, che ci porta a sentirci terrorizzati e soli.
Vorrei che potessimo apprezzare il tempo che ci rimane prima della fine. So che negli ultimi momenti avrò la più travolgente consapevolezza di lei, della sua vita e del mio amore per lei. Ho bisogno di fare l’impossibile per esserci. Perché quando morirà sarà l’esperienza più bella, più intensa, più significativa della mia vita. Così resto a casa, e la ascolto russare e rantolare, e rigirarsi nel respiro più paludoso e orribile che sia mai stato emanato da un angelo. 
E vi chiedo la vostra benedizione.

Fiona

mercoledì 14 novembre 2012

Autunno

Il sole ormai ha perso il suo calore estivo, le nuvole sono ormai le compagne di ogni giorno e i gradi arrivano, per fortuna, ancora alla decina.
Il clima ideale, in un paesaggio colorato di giallo, arancione, rosso, marrone. Gli ultimi colori rimasti dell'estate appena passata, ci rallegrano ancora le giornate.
E' il tempo ideale per fare una camminata, avevo proprio voglia di fare due passi.
Io, il fresco, i miei pensieri e il tutto accompagnato da un po' di buona musica.



Non sono un'amante delle passeggiate, ma in quest'ultimo periodo sto riscoprendo la bellezza delle piccole cose. Semplici, ma che ti rendono in qualche modo un po' più felice.
Piccole cose come possono esserlo una passeggiata, una sera passata a farsi foto con la nonna, una sera libera nel quale riordinare i pensieri e fare il punto sulla settimana appena iniziata ed organizzare tempo e idee per i giorni che verranno...
Insomma sto imparando ad essere un pochino più..passatemi il termine...zen.
Ho scoperto che prendersela spesso non serve a nulla, e chi ci rimette sono io...Che la tranquillità ed un sorriso in più migliorano la giornata. E anche se a volte questi buoni propositi vengono messi a dura prova da altri, questa volta io mi voglio impegnare! Voglio migliorare, per me e per chi mi sta a fianco. I risultati posso assicurare che ci sono. 
Dipende solo da noi! Da ciò che vogliamo, da come vogliamo vivere e con chi.
Noi siamo artefici della nostra vita...ed io voglio fare un ottimo lavoro.
Quindi più sorrisi e serenità, meno bronci e paranoie.

A presto!

lunedì 22 ottobre 2012

Come una fogliolina

 La vita è come una fogliolina.
Nasce su un ramo solido, ed è verde.
Piano piano cresce, piena di speranza.
Fa le sue esperienze, 
tra il lieve soffiare del vento, 
i caldi raggi di sole, 
oppure si ritrova a giocare con un piccolo ragnetto.
Passano i giorni, cambiano i colori 
e la fogliolina cade, 
consapevole di aver fatto del suo meglio 
per rimanere appesa a quel ramo.
Consapevole di aver dato 
tutti i suoi migliori COLORI.
E sperando,
con la sua esistenza,
di aver allietato la vita di qualche altra fogliolina.

domenica 21 ottobre 2012

Una giornata storta

Ogni tanto capita...
capita di passare una giornata storta.
Che appena inizia, già si capisce il verso che prende.
E che ci puoi fare?
Sarà il continuo cambio di temperatura ( un giorno è estate ed un giorno è inverno), sarà che sono un po' stanca, sarà che mi sono alzata con il piede sbagliato.
Sta di fatto che capitano giornate in cui sono facilmente irritabile, che basta poco per farmi girare le palle. E in più non ci si capisce. Parli, ma con chi parli? DA SOLA! Bella roba.
Va bè, archiviamo questa giornata come una delle NON migliori. Ma si sa, nessuno e perfetto, figuriamoci se possono esserlo tutte le giornate.
Pur provandoci, a volte risulta complicato.

venerdì 12 ottobre 2012

Finchè le stelle saranno in cielo


Ed eccoci con un altro libro degno della mia lista di libri preferiti. Una storia veramente bella, che mi ha preso subito, nonostante si parli di olocausto. Solitamente preferisco "sognare" con qualche romanzo o immaginarmi qualche mondo fantastico, e invece questo...mi ha tenuto incollata alle pagine fino alla fine. Una storia che parla di storia, di esperienze ed emozioni vissute ai tempi della guerra, ma anche di amore e speranza. Lo consiglio davvero a tutti. Se volete leggere trama e una recensione vi consiglio di andare qui . A presto!


Foto tra le mani

Era da un po' che ci pensavo.
Pensavo a quando ero piccola, a tutte le foto che i miei genitori si divertivano a scattarmi e che ogni tanto mi fa piacere tornare a guardare.
Pensavo al piacere nello sfogliare gli album dei ricordi, avere foto per le mani, foto piene di sorrisi e di persone che magari ora non ci sono più.
Dietro ogni foto c'è un mondo, c'è affetto, amicizia, amore, felicità, tutte cose che un giorno vorrò ricordare e chissà...magari dire ai miei figli " vedi, l'ho fatto anche io!".
Ho tantissime foto in età da asilo e invece pochissime tra elementari, medie e superiori, sarà che era passata la moda e un po' mi dispiace...
Ma in questi ultimi anni mi sono data da fare, la mia reflex mi dà anche una gran mano e immortalare i vari momenti mi diverte un sacco.
Penso che sfogliare album cartacei sia mille volte meglio che passare velocemente le foto al computer, come d'altronde penso sia meglio leggere un libro che un e-book, sono altre emozioni...
Non li perderai mai, rimarranno dove tu li lascerai e non ci sarà pericolo che il computer si rompa e tutto sarà andato perduto.
Ho deciso che ogni tanto mi stamperò qualche foto, mi siederò sul divano, con una coperta e riguarderò i miei bei ricordi...
Ho deciso che ogni tanto vorrò ricordarmi delle belle emozioni che ho provato, di tutte le esperienze e di tutte le persone che ne hanno fatto parte.
Ho deciso che voglio tornare ad avere foto tra le mani.

lunedì 1 ottobre 2012

Le storie migliori

Le storie migliori, magari, sono quelle che se le guardi da fuori pensi "sono pazzi".
Sono pazzi perché si vedono una volta al mese.
Sono pazzi perché litigano così tanto.
Sono pazzi da legare perché non vanno in discoteca, ma preferiscono ...dormire abbracciati sulla spiaggia
Sono pazzi perché i baci della buonanotte li possono solo immaginare.
Sono pazzi perché vivono una storia che molti non riuscirebbero nemmeno ad immaginare.
O forse sono solo innamorati.


Un po' mi ci rivedo in queste frasi che ho trovato su fb, e sono contenta in qualche modo di vivere così. Non servono grandi cose per essere felici, basta solo la persona giusta al proprio fianco.

venerdì 28 settembre 2012

L'isola che c'è

Giorni: 22 e 23 settembre 2012Luogo: Villaguardia
Evento: 9° Fiera "L'isola che c'è"
Per qualsiasi info: L'isola che c'è

Prima di allora ignoravo l'esistenza di una realtà come questa nella mia zona e devo ammettere che è stata una piacevolissima scoperta (rete locale di economia solidale). Una domenica piena di nuvole che minacciavano pioggia non sono bastate a fermare le migliaia di persone che ne hanno preso parte.
Una realtà al quale non sono abituata e che, devo ammettere, mi piace un sacco.
Ho incontrato tantissima gente sorridente, colorata, allegra, che mi hanno trasmesso un sacco di serenità. Al di là di ciò che vendevano, penso che anche solo ciò che si trasmette in eventi come questi, faccia un sacco di bene.
C'era di tutto...dalle bancarelle alimentari, alle bancarelle di oggetti fatti con materiale riciclato, a laboratori per intrattenere i bimbi, alla musica, ai giocolieri...

A dire il vero la nostra visita aveva uno scopo...andare a trovare un'amica (Valeria) e la sua mamma.
La loro, una bancarella spettacolo, di oggetti realizzati con materiale riciclato e uno più bello dell'altro. Proprio il genere di cose che piacciono a me!
Se siete curiosi, andate a visitare il suo sito: Quinnipak

venerdì 21 settembre 2012

Pronti, partenza, viaaaaaaa

Si ricomincia!
Ormai, quasi a fine settembre, le vacanze sono solo un ricordo e tutto ha ripreso a funzionare, sono tornata alla solita routine.
Iniziato a lavorare, iniziato ad allenare e ad allenarmi in una nuova squadra.
Le giornate sono quasi tutte belle piene ed intense e...ad essere sincera quel giorno di "riposo" a metà settimana, ci vuole proprio.
E poi c'è da far combaciare i vari impegni per poter avere anche un po' di vita privata e vedere gli amici. I momenti sono ridotti, ma al momento mi godo più che posso quello che ho. E va bene così!
Quindi via per un nuovo anno, lavorativo e sportivo.
Anche quest'anno sono pronta a dare il massimo, sperando che ne valga la pena, ma credo proprio di sì!
E sono pronta a vivermi altre mille nuove esperienze con nuove e vecchie conoscenze, sperando di vivere un anno bello come quello passato.
Goooooooooooo!

mercoledì 12 settembre 2012

2012 = Olympic & Paralympic Games - London

Chi non si è fermato almeno 10 secondi a riflettere dopo aver visto le paralimpiadi 2012 svoltesi a Londra fino a qualche giorno fa?

Sinceramente non mi sono mai interessata a questi sport e penso anche che sia il primo anno che hanno così tanta visibilità. 
Incredibile pensare a quante medaglie hanno portato a casa i nostri atleti (28) in sport come: nuoto, atletica leggera, tennis tavolo, tiro con l'arco, scherma in carrozzina e ciclismo su strada.
Persone con qualche mancanza fisica: senza un braccio, senza una gamba, senza la vista, persone che magari hanno sofferto tanto, ma tutte con un grande cuore e una forte voglia di far valere il loro sogno, di rinascere e dimostrare al mondo che loro sono persone normali!!!
Forse qualche "mancanza" ce l'hanno gli altri, gli altri atleti che si sono presentati un mesetto prima alle Olimpiadi. Parlo degli atleti italiani...e ovviamente non di tutti. Sinceramente mi dispiace anche, da persona che fa parte del mondo dello sport, che si stia perdendo l'obbiettivo di quest'ultimo. Ormai buona parte degli atleti (che nella vita fanno solo quello), non pensano tanto ad impegnarsi per il loro sport e una volta diventati famosi, credono di essere chissà chi, pensano di fare tutto quello che vogliono, di poter dare la colpa agli allenatori per averli preparati male, senza minimamente pensare che al momento della gara, i protagonisti sono loro e in qualche modo sono anche un modello per i piccoli tifosi che li guardano.
Da allenatrice questa cosa mi fa veramente schifo!
Non mi piace come il mondo dello sport si stia rovinando, come stiano diventando più importanti i soldi rispetto al divertimento, alla passione e alla voglia di farsi valere e dare il massimo. Sarò rimasta indietro io, sarò anche banale, ma sono contenta di vedere ancora lo sport come si vedeva un tempo.
Sono contenta di emozionarmi e di ritrovarmi in lacrime quando qualcuno vince, e non per forza io. Una partita sudata, la vittoria di uno scudetto, vedere una vecchia compagna di squadra essere premiata come migliore giocatrice. Questa è la parte migliore dello sport, secondo me. Tutto quello che ti trasmette!
Guardare eventi come le Paralimpiadi fa riflettere...
E' incredibile quanta determinazione abbiano questi atleti nel fare sport che non si penserebbe mai che riuscissero a fare.
Ho visto una partita di basket in carrozzina, tutti belli carichi, grintosi, che trasmettevano una voglia ed una passione incredibile. Li ho visti correre veloci su quelle ruote, cadere e come se nulla fosse, rialzarsi. Ed è anche guardandoli nuotare o correre con una benda sugli occhi che ti rendi conto che i dolori fisici che senti tu durante gli allenamenti in confronto non sono nulla, che non saranno quei dieci minuti in più di corsa a farti male. Ed è guardandoli che mi rendo conto per l'ennesima volta che io sono fortunata!

Pensa a loro, guarda con quanta determinazione fanno ciò che possono per raggiungere i loro obbiettivi, non fare la checca e imitali se il tuo sogno è diventare un grande sportivo. 


martedì 4 settembre 2012

Il "mio" Sharm el Sheikh

Ed ecco come promesso qualche mio scatto...

Per incominciare qualche foto della spiaggia di fronte al nostro resort. 
Ombrelloni di paglia e sdraio di plastica. Il sole tramonta molto presto e alle 5 i responsabili iniziano a fischiare con i loro fischietti per far sloggiare la gente. Di sera le spiagge sono tutte chiuse!


Questo invece è il nostro Resort Oriental Rivoli Hotel davvero molto carino e caratteristico. Già da una prima ricerca su internet sapevo che mi sarebbe piaciuto.
L'unica pecca è che a tavola non si possono avere bottiglie d'acqua per pranzare/cenare (parlando di all inclusive), ma bisogna riempirsi dei bicchieri di carta dai distributori d'acqua.
Quindi per comodità ci ritrovavamo con la tavola piena di bicchieri.


Abbiamo deciso di fare qualche escursione, tra cui vedere l'alba dalla cima del monte Sinai. Un viaggio lungo, fatto a piedi, di notte, in mezzo al deserto e ai beduini con i loro cammelli.
Un'esperienza davvero molto bella, che fa riflettere. Incredibile vedere come certe persone riescano a vivere nel deserto con davvero pochissimo.





Una sera nel nostro hotel sono state organizzate delle esibizioni di ballerini...

e poi ci sono le tende dei beduini che ci accoglievano durante le nostre escursioni, offrendoci del buon tè del beduino fatto con menta del deserto e tè nero...buonissimooooo!

Abbiamo visitato anche altre spiaggie

Altra escursione: nel deserto con le jeep, prima di arrivare al buco blu.
Un'altra tenda beduina, la nostra guida ci prepara a quello che vedremo: passeggiata con i cammelli ed immersione nel buco blu.




L'ultima escursione che abbiamo fatto era Ras Mohammed.
Qui sotto la porta di Allah e una bimba in cerca di granchi colorati tra le mangrovie.



venerdì 24 agosto 2012

Ma'aa salamah Sharm el Sheikh

Ed eccomi di nuovo qua, dopo due settimane passate in quella parte di Egitto asiatico che è la penisola del Sinai.
Due settimane di vacanze volate così, come niente, in un paese lontano anni luce dal nostro. Non tanto per la distanza, quanto per tradizione ed usanze.
Un paese fatto solo di uomini...ecco la cosa che ci ha stupito di più.
Un paese sul quale ci sono molti pregiudizi, alcuni magari anche fondati, ma che nonostante tutto ti lascia qualcosa dentro.

Noi siamo stati a Naama Bay, la nuova Sharm el Sheikh ed è una realtà totalmente diversa dalla nostra. Si passa dal lusso alla miseria nel giro di pochi metri. Dagli hotel vistosi, curati nei minimi dettagli, alle case ancora in costruzione, lasciate lì (a parole non si rende bene l'idea), alle loro case, alcune davvero messe male. Tantissima sporcizzia ovunque ci girassimo, un sacco di taxi che ti rincorrono per chiederti se vuoi un passaggio, i pulmini blu e gli autisti impazziti, che partono in retro su una strada a senso unico, andando in contromano, di sera, a luci spente. E i tanti turisti, per lo più russi, nordeuropei ed italiani (che si fanno sempre riconoscere ovunque vadano).
Sharm el Sheikh, una realtà che vive grazie al turismo, agli egiziani, ai beduini e che nonostante tutto riesce ancora in qualche modo a non essere del tutto influenzata dall'Europa..e oserei dire per fortuna.

Sharm però non è solo questo.
Sharm è...
...è un mare stupendo
...è un'infinità di pesci che ti nuota intorno
...è l'aria condizionata gelida negli hotel e il caldo soffocante appena esci
...è una guida per imparare a parlare arabo e poi dimenticata là nella fretta di partire
...è ridere con i receptionisti, tendando di imparare a parlare come loro
...è fare amicizia con quelle persone splendide, che ci hanno sempre trattato benissimo, dai camerieri, al barista del corner Oriental, a George, agli animatori della spiaggia del Gafy Resort
...è fare escursioni nel deserto, salire di notte sul monte Sinai per vedere l'alba, attraversare il deserto con i quad o con una jeep guidata da un pazzissimo beduino, andare su un cammello (scomodissimo tra l'altro)
...è fermarsi nelle tende dei beduini per riprendersi e bere un buonissimo tè alla menta del deserto
...è fare snorkeling sulla barriera corallina
...è andare in acque profonde con l'ansia di essere attaccati da uno squalo
...è farsi "inculare" pagando con gli euro
...è non lasciare mai un attimo Anna da sola, altrimenti attirerà chiunque
...è non accettare mai di giocare a carte con Nose
...è non lasciare che qualcuno si avvicini a Luca, altrimentri non si sa come, ci chiederanno dei soldi
Sharm è...la mia fantastica vacanza fatta con 3 persone stupende. GRAZIE!

Questo è tutto, quindi...Ma'aa salamah Sharm el Sheikh!
Arrivederci! (spero si scriva e si dica così) :-)

Vi lascio con qualche scatto della mia amica Anna, poi posterò anche qualche mia foto.

Il Mar Rosso

Una delle tante immersioni

Tramonto nel deserto

Con i quad nel deserto

mercoledì 18 luglio 2012

Sera di mezza estate

Una sera di mezza estate, ormai sono le 23, non hai nulla da fare, sprechi le ultime energie per poi andare a letto e sperare di dormire in queste calde notti.
Decidi di uscire un pochino sul terrazzo, tu, la notte e tutti i tuoi pensieri.
Forse uno dei pochi momenti in cui sei ferma, staccata da qualsiasi cosa e pensi....pensi a te.
Pensi alla tua vita, a te stessa, a cosa non va, a cosa invece va benissimo, a cosa c'è da migliorare e a cosa va assolutamente evitato.
Sei felice per come tutto sta procedendo e ti rimproveri invece per alcuni momenti, parole dette forse con troppa foga, senza pensare. Decidi che da questo puoi solo che trarne cose positive, imparare.
E con questa consapevolezza, spegni il pc, metti il pigiama e ti metti nel tuo letto.
Felice di aver concluso la giornata in questo modo, felice di aver fatto il punto della situazione e felice di essere dove sei e come sei.

Si è vero, forse saranno frasi fatte, ma io sono felice davvero per tutto quello che ho. Non sarà molto, non saranno cose materiali, ma a me piace così.

Una dolce notte a tutti!
Mari

mercoledì 4 luglio 2012

E poi capita che...

Capita in una domenica come le altre, ormai è estate, il caldo e l'afa si fanno sentire, insieme alla voglia di uscire sotto questo bel sole e non rimanere un minuto di più tra queste quattro mura.
Capita in una domenica di inizio luglio, di partecipare ad una festa dello sport...così, tanto per fare due tiri a pallavolo e invece...vieni "arruolata" per una partita di basket.
Una partita con persone speciali, con tanta voglia di divertirsi, di sorridere, di stare insieme. Una partita tra AMICI. 
Era da tantissimo tempo che non correvo così tanto dietro ad un pallone, forse proprio dai tempi in cui giocavo a basket. 
Mi sono proprio divertita!
Sarà per il fatto di aver passato un bel pomeriggio in allegria, in compagnia di queste stupende persone, sempre sorridenti, carichissime. Sarà il fatto che tutto questo non era calcolato e quindi inaspettato, sarà il fatto di aver provato qualcosa di nuovo e aver fatto divertire e sorridere altre persone. 
Insomma un ottimo modo per migliorare una domenica che già stava andando magnificamente.


martedì 19 giugno 2012

Un anno da incorniciare

Quest'anno con le novità ci ho dato dentro, soprattutto in campo pallavolistico.
"Allenatrice" o per meglio dire aiutante in U12, un anno meraviglioso!
Un anno dove ho insegnato, insieme a Luca, a giocare a pallavolo a delle ragazzine ancora alle prime armi, un anno dove ci sono stati tanti allenamenti, sgridate, ma anche tanto divertimento. Ci sono state un po' di partite, la maggior parte perse, ma vogliamo mettere la gioia provata nelle poche partite vinte e soprattutto quelle vinte al torneo finale??? Le abbiamo vinte tutte e soprattutto abbiamo battuto le squadre contro cui prima avevamo perso. E da questo super finale non possiamo che essere contenti e orgogliosi del lavoro fatto.
Un anno dove ho imparato e in qualche modo anche le nostre ragazze mi hanno insegnato a diventare "allenatrice", un anno che porterò nel cuore, come ognuna di loro.
Spero che il mio piccolo aiuto le serva per diventare magari un giorno delle grandi pallavoliste, che amino il volley quanto me, se non di più e soprattutto che si divertano nel farlo.

Passando invece alla mia pallavolo...
Primo anno in B2, un bell'anno, nonostante io non abbia giocato molto. Ogni tanto la panchina tocca a tutti, soprattutto se davanti hai dei professionisti che giocano da una vita e l'unica cosa che si può fare è mettersi da parte e imparare da loro.
Imparare la tecnica, penso che solo quella mi manchi. Come grinta, passione e soprattutto umiltà penso di averne già. Per i centimetri ahimè...non posso farci nulla. :-(
Un anno in cui, come dicevo, sono venuta a contatto con un mondo un po' diverso da quello al quale ero abituata, sicuramente una pallavolo diversa, e tanta, tanta passione.
Ritrovarsi in palazzetti pieni di gente, con tifo da stadio, pensavo esistesse solo per il calcio e invece....son contenta che anche la pallavolo nel suo piccolo sia così seguita.
Sono contenta anche che...nonostante non giocassi, avevo il tifo privato...le mie ragazze con i loro striscioni, gli amici quasi sempre presenti nelle partite in casa, i miei genitori che mi hanno sempre seguita da quando gioco, e il mio moroso, sempre pronto a tifare per me, appoggiarmi, ad ascoltare le mie lagnee ed a spronarmi.
Un anno nel quale ho conosciuto tanta altra gente, tante nuove compagne e tante nuove amiche.
Forse l'unica pecca di questo anno sarà proprio il fatto di non poter condividere più molto tempo con loro, che fosse il tempo di una trasferta o il tempo di mangiare un panino dopo l'allenamento.

Un anno che mi ha dato tanto, dal quale ho imparato tanto, sia umanamente che sportivamente parlando, insomma un anno da incorniciare.
Un anno di cui mi ricorderò sempre, mi ricorderò i palazzetti enormi, le lunghe trasferte.
Mi ricorderò l'emozione al mio esordio e in tutte le partite nel quale ho giocato.
Mi ricorderò il PalaPedretti pieno di gente ogni sabato, e ancora più pieno durante i playoff, gente del volley tutti riuniti li per noi.
Mi ricorderò il mio tifo, le mie ragazze presenti, gli striscioni per me.
Mi ricorderò di tutte le persone che ne hanno fatto parte.
E mi ricorderò infine della gioia e la passione che ho sempre provato e messo nel praticare ed insegnare questo sport.

giovedì 17 maggio 2012

Lo sport, palestra di vita

Da qualche parte ho letto o sentito questa frase e ultimamente mi sto sempre più rendendo conto di quanto sia vera.
Sarà il fatto di allenare ragazzine e quindi di far parte in questo momento della loro vita delle persone che gli insegnano a crescere, sarà il fatto di rendermi conto di quanto io abbia imparato dallo sport e soprattutto, sarà il fatto di essere nata negli anni in cui c'erano i veri giocatori.
Con questo non voglio parlare solo di pallavolo, ma di qualsiasi altro sport.
Voglio parlare di calcio, rugby, tennis, ma anche di ping pong, curly, squash.
Che si parli di sport singoli o di squadra, che si tratti di sport di forza, tecnica o tattica, i veri giocatori si riconoscono.


Si riconosce un Alessandro Del Piero, un Pippo Inzaghi o un Rino Gattuso, si riconosce un Alessandro Nesta o un Seedorf, insomma...i VERI CAMPIONI si riconoscono, e sono persone normalissime, come noi.
Io mi son fatta un'idea del Giocatore Ideale, o per lo meno è come vorrei diventare io e voglio insegnare alle mie ragazze.
Innanzi tutto si fa uno sport perchè ti piace, NON perchè vogliono i tuoi genitori, NON perchè non sai come impiegare il tuo tempo, NON perchè vuoi mantenerti bene fisicamente. Ci sono altre mille cose che puoi fare!
Si gioca per passione, per voglia di crescere, voglia di migliorarsi, voglia di andare oltre i propri limiti. Voglia di condividere magari con una squadra intera esperienze uniche. Dai prepartita, alle trasferte, alle soste in autogrill, alle mangiate dopo le partite.
Dietro lo sport c'è un mondo enorme!
Si impara a rispettare gli altri, soprattutto gli avversari, ed è una cosa fondamentale, che ti fa apprezzare ancora di più lo sport. Anche se ai giorni nostri, il rispetto ormai non si sa più dove stia di casa, ed è un peccato. E' un peccato perchè si perde di vista quello che alla fine è il gioco, un divertimento.
Io ho sempre giocato perchè mi diverto, faccio una cosa che mi piace, che è la mia passione e che cerco di fare al meglio. Mi pongo dei limiti e cerco sempre di raggiungerli. Ovviamente dietro al divertimento ci sono anche i sacrifici, però vuoi mettere le soddisfazioni e la felicità che ti dà una partita vinta, il secondo posto e l'entrata ai play off per la B1???
Domenica scorsa c'è stata l'ultima partita di calcio di serie A e i giocatori che ho citato prima hanno dato l'addio alle loro squadre, alcuni perchè smettono proprio.
Io stavo guardando la Juve e per Del Piero era l'ultima partita da capitano, che emozione!!!
Emozione nel vedere la passione che ci ha messo per arrivare fin lì, il rispetto che ha sempre avuto per gli altri, il saluto a tutti i tifosi, che fossero per o contro di lui, lo stadio quel giorno applaudiva solo lui. E poi il giro di campo, mentre ancora gli altri stavano giocando, perchè la curva lo chiamava, e le lacrime alla fine.
Insomma una persona con i piedi per terra, che a parer mio non si è mai vantato, che è sempre stato UMILE e con i piedi per terra. Ecco queste son due cose che io ritengo importantissime e che voglio che le mie ragazze imparino ad essere!
Se si tratta di gioco di squadra, si giocare per essa, non per se stessi. Ci si aiuterà a vicenda, non si darà MAI la colpa ad un altro e soprattutto ci si prenderà le proprie responsabilità!
Io la vedo così e SONO così!
Sono contenta e fiera di essere arrivata dove sono con le mie gambe, per le mie capacità e qualità.
Sono fiera di aver avuto (a loro insaputa) degli insegnanti così e son contenta che fin da bambina io abbia sempre praticato sport, quindi ringrazio vivamente i miei genitori che mi hanno permesso sempre di fare lo sport che più mi piaceva, mi ritengo fortunata. ^_^

Buon SPORT a tutti!

giovedì 26 aprile 2012

Un uso qualunque di te


Vi capita mai di leggere un libro e commuovervi? Commuovervi fino alle lacrime?
A me no, prima di leggere questo libro.
Attirata molto dal titolo e dalla voglia di cambiare un po' il genere, girovagando sul web mi sono imbattuta su questo libro...e come sempre un buon titolo e una buona copertina fanno la loro grande parte nella scelta di una lettura.
Inizialmente sembrava uno di quei soliti libri leggeri, ma dopo qualche capitolo ha iniziato a prendermi. Sarà il fatto di raccontare scene del presente alternate a flash back, sarà la bravura della scrittrice o semplicemente la storia raccontata in questo modo.
Mi ha preso talmente tanto che non vedevo l'ora di tornare a casa e avere un momento libero per continuare nella mia lettura, nonostante la stanchezza e l'ora tarda.
Devo ammettere che le lacrime sono arrivate verso gli ultimi capitoli e fino alla fine la mia lettura è stata un po' appannata. ^_^
Non so, saranno le lettere che mi commuovono, saranno le semplici parole, sarà il raccontare il presente e rendersi conto di cose di cui normalmente non si fa caso, sarà che sono una tenerona.
Insomma, tutto questo post per consigliarvi questo libro.

martedì 10 aprile 2012

Happy Barcellona's Easter

Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi, dice così il detto e io aggiungerei...DOVE vuoi.
Insolita Pasqua per me e la mia dolce metà, ambientata in quel di BARCELLONA...
Non ci ero mai stata, ma è davvero fantastica.
Quattro giorni per staccare da tutto e con un sacco di cose da vedere.
Abbiamo camminato tantissimo su e giù per strade, scalinate, metro (per passare da una metro all'altra con la stessa fermata c'era da camminare per almeno 1 km), ma ne è valsa la pena.
Una città ricca d'arte (ritrovarsi davanti a cose che hai studiato fino a qualche anno fa...spettacolo), girata in lungo e in largo, dalle case di Gaudì, alle Ramblas, dal Tibidabo al Montjuic.
Una città piena di gente di tutti i tipi e colori, sereni, sorridenti, una città piena di VITA.

 
Cercavamo anche di fare dei paragoni con le nostre città italiane, ma di storia non ce nè!
La mentalità è diversa, puoi trovare donne che fanno lavori che qua in Italia neanche si sognerebbero di fare (come spazzini, autisti di autobus o metro), la città è pulita, non tanto perchè gli spazzini lavorano bene, ma perchè hanno tutti rispetto per la città in cui vivono. Sono sempre pronti ad aiutarti, anche solo ad indicarti una via, appena ti vedono in difficoltà.

Puoi andare a trovare un amico che ora lavora lì in un pub, fermarti a parlare per un'ora e vedere quanto è felice di stare lontano da casa, o meglio dal nostro paese...l'ITALIA.
Puoi solo ammirare ciò che lui ha fatto e pensare se tu ce la potresti fare a mollare tutto e andare...



Ancora una volta ritorno a casa con un'esperienza nuova sulle spalle, nuova gente conosciuta, un nuovo modo di vivere scoperto, tutte cose che comunque mi fanno esser certa ancora una volta che qua si sta sbagliando tutto.
Consapevole che anche se c'è crisi, i soldi non sono poi così importanti.
Un jeans o un paio di scarpe di marca in meno, ma un sorriso sul viso in più...fanno la differenza.

Per non dimenticare la vita da ostello, mai provata prima.
Davvero molto comodo e soprattutto molto bello il poter condividere spazi con persone di altre nazionalità, poter scambiare qualche parola, qualche sorriso o qualche gesto per farsi capire.

Concludo questo piccolo post ringraziando di cuore chi era con me e ha voluto condividere anche questa esperienza in terra catalana.

venerdì 30 marzo 2012

Lettera di un padre alla propria figlia

Una decina di giorni fa era la festa del papà, una di quelle solite feste "commerciali", che però ci fanno ricordare a volte di avercelo un padre.
Cioè non che io mi dimentichi di averlo, però forse durante gli altri giorni non si pensa all'importanza che quest'uomo ha nella nostra vita.
Ci vuole una festa per farcelo ricordare, per farci riflettere e farci dire grazie.
Capitano giorni nel quale non lo vedi neanche oppure solo di sfuggita prima di andare all'allenamento, capita di litigare, ma di trovarlo sempre lì ad aspettarti, pronto a chiarirsi, pronto ad abbracciarti e a darti il suo appoggio.

Giusto quel giorno alla radio ho sentito questo e vorrei condividerlo perchè è molto bello. (ASCOLTA al minuto 2.42)
Lettera di un padre alla propria figlia
Oggi parliamo bene di un uomo che non viene considerato molto, ma che a un certo punto della sua vita NON ha preso una decisione e ha fatto comunque un figlio, o magari meglio per lui, una figlia, ed è a questa ragazza che vorrei parlare...
Quando parliamo di quest'uomo che ci conosce un po' meglio solo da grandi dobbiamo considerare sempre il fatto che parliamo di un bambino che diventa ragazzo e poi uomo suo malgrado, ma non diventa mai adulto e tutte le cose della vita gli cadono addosso anche se lui non vorrebbe, perché sa di doverle affrontare senza sapere come.
È quell'uomo che a volte non ha un posto dove stare a casa, perché torna sempre per ultimo, e solo da vecchio lo trovi sempre sulla poltrona con un giornale e ti farà finalmente tenerezza: perché tuo padre è quell'uomo che ti ha insegnato ad andare in bicicletta tenendoti il sellino da dietro per non farti cadere.
È quell'uomo del quale ti ricordi solo all'ultimo momento di farti una foto con lui ai tuoi compleanni e se invece al suo ti scordi di fargli gli auguri non ci rimarrà male perché lui lo sa che non l'hai fatto apposta.
Sappi che quell'uomo, quando uscirai per la prima volta con un ragazzo, non dormirà tutta la notte aspettando il tuo ritorno, e il giorno dopo non ti chiederà come è andata non perché non gli interessa ma perché ha paura che tu ti sia trovata bene con un ragazzo che con te non c'entra niente.
È quell'uomo che quando trovi una sua foto da giovane, ti sembra sempre fichissimo e ti dispiace di non averlo conosciuto allora quando faceva lo scemo con tua madre.
È un uomo che ogni volta che esce con la macchina spera che piova per incontrarti e darti un passaggio.
Tuo padre è quell'uomo che quando tornavi troppo tardi ti sgridava ma dentro ti voleva solo abbracciare.
È quell'uomo che può litigare con chiunque per tutta la vita ma con te vorrà sempre fare pace in un attimo perché è quell'uomo che ti amerà come non ha mai amato niente nella sua vita.
Tuo padre è quell'uomo che quando ti sposerai compierà l'ultimo sacrificio che la vita gli chiede: portarti all'altare e guardarti da dietro mentre ti lascia la mano...
E ricordati, cara figlia mia, che se una volta, quando sarai una donna, dovessi attraversare un momento difficile in cui ti sentirai sola come mai ti è successo e non troverai nessuno accanto, dovrai girare la testa per guardare dietro di te. E troverai un uomo solo. Tuo padre.

martedì 27 marzo 2012

Un altro che se ne va

Sembra strano, non sembra vero.
Leggi un titolo di giornale e rimani così...senza parole.
Anche perchè cosa si potrebbe dire?
Un'altra persona se nè andata, un uomo di 37 anni, un atleta, un giocatore di pallavolo che di persona nemmeno conoscevo.
Che tristezza...
Centrale della Nazionale, Vigor Bovolenta, per stare vicino alla sua famiglia aveva deciso di scendere di categoria fino alla b2, giocando nel Forlì ed aiutare la società a far crescere dei giovani giocatori.
Una persona che ha vinto tanto, ha vissuto tante esperienze, anche grazie alla sua grande passione, che è la cosa che mi accomuna a lui.
Da quanto si può leggere, era un grande uomo, in tutti i sensi.
Non ci sono parole giuste da dire in questi momenti, apparte le solite frasi fatte...
però...se ne è andato facendo una delle cose che amava di più e questo ci dovrebbe portare a fare almeno un sorriso, come quelli che lui stesso rivolgeva agli altri.

Ciao Campione, ciao Vigor!


domenica 11 marzo 2012

Un sabato di vittorie

Un sabato di vittorie...FINALMENTE!
Per prima arriva quelle delle ragazzine dell'under 12, che nella penultima partita tornano a vincere per 2a1.
Cariche fin dal'inizio, riescono a mantenere la calma e a mostrare ciò che negli allenamenti precedenti gli abbiamo insegnato e corretto.
Alla fine il risultato di questa partita è un insieme di grinta, voglia di vincere, qualche schiacciata ben riuscita e tanta felicità ed emozione. Eh sì perchè qualcuna, al termine ha anche gli occhi lucidi per la vittoria..che teneraaa!
Questo per me è un piccolo traguardo, vuol dire che stiamo insegnando bene come giocare, ma soprattutto ad amare questo sport. Il fatto che una ragazzina, nonostante sia in panchina a tifare, mi dica durante la partita "io voglio vincerla questa partita"...devo ammettere che vederla alla fine, ha emozionato anche me.
 
Seconda vittoria della giornata, quella della mia squadra.
Prima partita in B2 giocata da titolare....che belloooooooo!
Momento che non vedevo l'ora di vivere, al quale arrivo carica, consapevole dei miei limiti, ma comunque con la voglia di dare il massimo.
Raggiungo anche il mio record punti dell'anno (5), che per una "tappa" come me al momento possono solo che far piacere, ma non mi accontento.
Sicuramente felice della partita, nonostante il 3a0 sia veramente sudato, sono consapevole che c'è ancora molto da imparare e di voglia ce nè tanta.
Abbastanza soddisfatta della prestazione e contenta di tutte le persone che hanno voluto essere presenti in questo momento così importante per me. GRAZIEEEEE!
Al termine del commento della partita c'è scritto:
"Un centrale di grande esperienza opposto ad una giovane quasi esordiente che tiene il terreno di gioco come una esperta protagonista".
 Che dire...SON SODDISFAZIONI! :-) 

Terza ed ultima vittoria...anche la squadra del mio moroso vince e il portierone para un rigore ad occhi chiusi :-)

Insomma un sabato con i fiocchi, pieno di emozioni, vittorie e di amici "veri".

giovedì 8 marzo 2012

La festa della Donna

Oggi è l'8 Marzo, Festa della Donna...in teoria.
Sinceramente penso che non ci sia bisogno di festeggiare in un giorno preciso, si è quasi obbligati a regalare la mimosa per tradizione, o a fare gli auguri (che fanno comunque piacere).
E' come se ci si accorgesse delle donne solo in questo giorno...che tristezza!
Si aspettano occasioni così, come può esserlo anche S. Valentino per fare un bel regalo, dire belle parole, prenotare una bella cenetta, organizzare un viaggetto o una serata romantica, ma non si può farlo in qualsiasi altro giorno???
Perchè aspettare un giorno preciso quando ce ne sono 365 in un anno?

Non si può farlo più spesso o quando ce lo si sente?
Mah...i misteri della vita :-)
Vi lascio con una poesia...

Inno alla Donna - Alda Merini
Stupenda
immacolata fortuna
per te tutte le creature del
regno
si sono aperte
e tu sei diventata la regina
delle nostre ombre
per te gli uomini
hanno preso
innumerevoli voli
creato l’alveare del
pensiero
per te donna è sorto
il mormorio dell’acqua
unica grazia
e tremi per i tuoi
incantesimi
che sono nelle tue mani
e tu hai un sogno
per ogni estate
un figlio per ogni pianto
un sospetto d’amore
per ogni capello
ora sei donna  tutto un
perdono
e così come vi abita
il pensiero divino
fiorirà in segreto
attorniato
dalla tua grazia.

sabato 3 marzo 2012

La bellezza

Bellezza è il viso di chi ha pianto e ora sorride, bellezza è la cicatrice sul ginocchio fin da quando sei caduta da bambina, bellezza sono le occhiaie quando l’amore non ti fa dormire, bellezza è l’espressione sulla faccia quando suona la sveglia la mattina, è il trucco colato quando esci dalla doccia, è la risata quando fai una battuta che capisci solo tu, bellezza è incrociare il suo sguardo e smettere di capire, bellezza è il tuo sguardo quando vedi lui, è quando piangi per le tue paranoie, bellezza sono le rughe segnate dal tempo.
Bellezza è tutto quello che proviamo dentro e si manifesta al di fuori.
Bellezza sono i segni che la vita ci lascia addosso, i pugni e le carezze che i ricordi ci lasciano.
Bellezza è lasciarsi vivere.


Presa da The words come easy when they're true

Ridere è importante

Ridere...la cosa più spontanea e sincera.
Ridere di gusto, quelle risate che partono così senza un motivo ben preciso, ti senti ridere e appena finisci, ci ripensi e riscoppi a ridere di nuovo. Che sia con un amico, con i genitori o con la dolce metà...quanto è bello?
Ridere tantissimo insieme, arrivare alle lacrime e alla fine non ricordarsi neanche quale sia la causa iniziale. Stai bene, sei serena e vorresti continuare ancora, ancora e ancora...
Perchè sono anche questi i bei momenti del quale ti ricorderai.
Sì, andranno bene le belle serate, in posti nuovi, moderni. Andrà bene andare a ballare, passare un sabato sera da urlo, qualsiasi cosa di particolare farai...saranno sempre serate semplici come questa del quale ti ricorderai.
NON di quello che avrai preso al pub poco prima, NON del posto in cui sarete andati, ma ti ricorderai queste belle risate.
Ti ricorderai di quanto eravate stati bene in quei momenti e se sei ancora fortunata/o, potrai ancora vivere.
Ecco, questo è uno dei miei sogni...ritrovarmi tra molti anni ancora a ridere e scherzare con la stessa complicità e serenità di ora.

lunedì 27 febbraio 2012

Carnival Day

Una miriade di colori, coriandoli, stelle filanti, un bel sole primaverile e tanta musica.
Un giorno nel quale ci si dimentica per un po' chi siamo e per qualche ora si è "liberi", liberi da ogni schema e la parola d'ordine è DIVERTIRSI INSIEME.
Scambiarsi un sorriso in questa giornata è la cosa più semplice e spontanea che ci sia, certo...a meno che non si odi questa giornata.

Non è il mio caso direi, anche se a travestirmi mi vergogno un po'.
Come scenario il paese di Lurate Caccivio e come protagonisti tutti i carri partecipanti alla sfilata e i bambini e adulti presenti ad assistere (penso che da bambini, il carnevale sia una delle feste più belle, sempre sperando che la mamma scelga un bel vestito).
Quest'anno colgo l'occasione per immortalare questo bel pomeriggio, i volti soddisfatti di chi per tanti mesi si è impegnato e ha fatto in modo che anche il suo oratorio avesse un carro. Un carro che partecipa a tre sfilate, un carro vincente, il carro dell'Oratorio S.Carlo di Caccivio!
Secondo ad Olgiate, Primo a Villaguardia e Multipremiato a Lurate Caccivio.
Un'occasione, il Carnevale, che fa capire quanto queste persone tengano al loro oratorio, quanto tengano l'uno agli altri e quanto sia forte la voglia di condividere insieme esperienze del genere.
Amici, fratelli, sorelle, genitori, parenti, tutti insieme per un unico scopo, creare il carro de "IL MATA TOR".
Ci si ritrova il sabato pomeriggio, la domenica oppure tutte le sere durante la settimana e si discute, si crea, si colora, e man mano questo carro prende forma.
C'è anche chi si dà da fare per ritrovare tutti i materiali necessari, chi prepara le coreografie...e chi crea i vestiti, favolosi!
Un carnevale pensato davvero in grande e nei minimi particolari.
E in questo giorno così speciale, a sfilare c'erano proprio tutti, dai più piccoli sul passeggino agli adulti, tutti presenti per vincere ancora una volta...e ce l'hanno fatta!

Un carnevale per me visto da fuori, fuori da qualsiasi preparativo.
Mi presento alla sfilata senza neanche un vestito vero e proprio pensato per l'occasione, ma con un po' di trucco..quello sì.
Una giornata divertente, colorata, fatta di tante battute scambiate con altri, tante foto e tanti bei momenti da ricordare...che siano i complimenti di una signora, le domande dei bimbi alle proprie mamme o semplicemente i sorrisi rivolti a me per una foto.
Insomma, un'altra giornata degna di essere scritta e ricordata grazie a tutte le persone che ne hanno fatto parte!