giovedì 16 gennaio 2014

Esperienze uniche che si vivono una volta sola

Erano ormai le 3 del pomeriggio e una piccola donnina ci aspettava all'ingresso del convento, lei era puntualissima e ci attendeva già da un po', noi invece un po' in ritardo a causa del solito traffico.Mi avevano detto che saremmo andati ad intervistare una suora di 87 anni, 88 a marzo e che era tornata giusto 3/4 mesi in Italia per farsi curare.

Quella che mi aspettavo di trovare era tutta un'altra persona...

Come dicevo...
Tornata sì, perchè lei, dal 1955 si trova in Bangladesh come volontaria.
Dal 1955 ha scelto di lasciare l'Italia e andare in quella parte di mondo dove non c'è praticamente nulla.
Ha scelto di abbandonare "il lusso", rimboccarsi le maniche e darsi da fare per dare una vita migliore a chi non se la può permettere.
Ha scelto di portare aiuti in villaggi dove manca l'acqua, dove la corrente va e viene, dove si lotta ancora contro la peste, ma che fortunatamente oggi si riesce a vincere.

Ci accoglie in una piccola saletta, qualche poltrona davanti ad un tavolino ed inizia a raccontarsi.

Noi siamo lì per lavoro, io come aiuto fotografo mi occupo delle luci, c'è l'intervistatrice, una collega che ci accompagna e il nipote, a lei legatissimo.

Inizio a spostarmi per la stanza facendo attenzione a non fare alcun rumore, non voglio rovinare quel momento, sembra quasi sacro, surreale. Lei ci racconta la sua vita, la sua storia, la storia di un paese, ormai il suo paese, perchè sì, il Suo paese ormai è il Bangladesh, ce lo ripete più e più volte, lei vuole tornare là, a tutti i costi e ci vuole anche morire, là.
Può sembrare una cosa triste, ma penso che sia la cosa più bella del mondo.

La ascolto con ammirazione, e non nego che per tutta l'intervista ho avuto gli occhi lucidi e un groppo in gola costante. Non so spiegare bene il motivo, forse per ammirazione verso questa Grande Donna, al quale avrei voluto fare tante domande, ma che non ho avuto il coraggio di fare. Ammirazione nel vedere la sua Fede infinita, che io molto probabilmente non capisco fino in fondo.

E' una donna forte, ma anche dolorante. E' tornata per farsi curare un po' le ginocchia e tra qualche giorno ripartirà. La voglia di aiutare gli altri, la Fede e l'Amore verso il prossimo sono molto più forti di qualsiasi dolore che lei possa provare.

Ci/si racconta con un sorriso stampato sulle labbra, ogni tanto ride ripensando a qualche curioso anneddoto o rivedendo qualche foto e ci descrive un po' il suo lavoro là, quello che ha aiutato a costruire, ci tesse un racconto che ci ammalia e ci tiene attaccati alle poltrone, nessuno vuole andar via, anche il fotografo ad un certo punto ripone i suoi attrezzi e inizia ad ascoltare con ammirazione la suora.

Una grinta, una forza, una serenità non da tutti.
Una Donna come ce ne sono poche.

Ci offre anche un thè, proprio come se fossimo a casa sua, proprio come se fossimo degli amici.
Un via vai di suore di tutte le età, delle persone che solo a guardarle ti mettono serenità addosso, sono gentili, sorridenti, e qualcuna si ferma a parlare con noi. Molte di loro erano missionarie in diverse parti del mondo, proprio come la "nostra" Sister Anna, dice che la chiamano così!

E' arrivato ormai il momento dei saluti e sembra di salutare una carissima amica,
è riuscita in un paio d'ore ad entrarci nel cuore, e mi sa che mai la scorderemo.
Lei con il suo dolce sorriso, che ci saluta con un abbraccio e salutandoci dal portone ci urla:
"L'Amore vince su tutto!!! Buon viaggio!"
Lo dice a noi lei, e noi lo auguriamo a lei, che di sicuro farà il viaggio più bello della sua vita, verso il Suo Paese, verso la Sua gente.

E la ricorderò così questa nuova amica!
Oggi ho conosciuto una Grande Donna,
Oggi ho conosciuto una suora.

1 commento:

  1. Immagino sempre che la forza stia dietro le cose piccole, mi immagino questa piccola grande donna con la grinta di chi sa che sta cambiando il mondo ma non se ne vanta.

    RispondiElimina