Chi non si è fermato almeno 10 secondi a riflettere dopo aver visto le paralimpiadi 2012 svoltesi a Londra fino a qualche giorno fa?
Sinceramente non mi sono mai interessata a questi sport e penso anche che sia il primo anno che hanno così tanta visibilità.
Sinceramente non mi sono mai interessata a questi sport e penso anche che sia il primo anno che hanno così tanta visibilità.
Incredibile pensare a quante medaglie hanno portato a casa i nostri atleti (28) in sport come: nuoto, atletica leggera, tennis tavolo, tiro con l'arco, scherma in carrozzina e ciclismo su strada.
Persone con qualche mancanza fisica: senza un braccio, senza una gamba, senza la vista, persone che magari hanno sofferto tanto, ma tutte con un grande cuore e una forte voglia di far valere il loro sogno, di rinascere e dimostrare al mondo che loro sono persone normali!!!
Forse qualche "mancanza" ce l'hanno gli altri, gli altri atleti che si sono presentati un mesetto prima alle Olimpiadi. Parlo degli atleti italiani...e ovviamente non di tutti. Sinceramente mi dispiace anche, da persona che fa parte del mondo dello sport, che si stia perdendo l'obbiettivo di quest'ultimo. Ormai buona parte degli atleti (che nella vita fanno solo quello), non pensano tanto ad impegnarsi per il loro sport e una volta diventati famosi, credono di essere chissà chi, pensano di fare tutto quello che vogliono, di poter dare la colpa agli allenatori per averli preparati male, senza minimamente pensare che al momento della gara, i protagonisti sono loro e in qualche modo sono anche un modello per i piccoli tifosi che li guardano.
Da allenatrice questa cosa mi fa veramente schifo!
Non mi piace come il mondo dello sport si stia rovinando, come stiano diventando più importanti i soldi rispetto al divertimento, alla passione e alla voglia di farsi valere e dare il massimo. Sarò rimasta indietro io, sarò anche banale, ma sono contenta di vedere ancora lo sport come si vedeva un tempo.
Sono contenta di emozionarmi e di ritrovarmi in lacrime quando qualcuno vince, e non per forza io. Una partita sudata, la vittoria di uno scudetto, vedere una vecchia compagna di squadra essere premiata come migliore giocatrice. Questa è la parte migliore dello sport, secondo me. Tutto quello che ti trasmette!
Forse qualche "mancanza" ce l'hanno gli altri, gli altri atleti che si sono presentati un mesetto prima alle Olimpiadi. Parlo degli atleti italiani...e ovviamente non di tutti. Sinceramente mi dispiace anche, da persona che fa parte del mondo dello sport, che si stia perdendo l'obbiettivo di quest'ultimo. Ormai buona parte degli atleti (che nella vita fanno solo quello), non pensano tanto ad impegnarsi per il loro sport e una volta diventati famosi, credono di essere chissà chi, pensano di fare tutto quello che vogliono, di poter dare la colpa agli allenatori per averli preparati male, senza minimamente pensare che al momento della gara, i protagonisti sono loro e in qualche modo sono anche un modello per i piccoli tifosi che li guardano.
Da allenatrice questa cosa mi fa veramente schifo!
Non mi piace come il mondo dello sport si stia rovinando, come stiano diventando più importanti i soldi rispetto al divertimento, alla passione e alla voglia di farsi valere e dare il massimo. Sarò rimasta indietro io, sarò anche banale, ma sono contenta di vedere ancora lo sport come si vedeva un tempo.
Sono contenta di emozionarmi e di ritrovarmi in lacrime quando qualcuno vince, e non per forza io. Una partita sudata, la vittoria di uno scudetto, vedere una vecchia compagna di squadra essere premiata come migliore giocatrice. Questa è la parte migliore dello sport, secondo me. Tutto quello che ti trasmette!
Guardare eventi come le Paralimpiadi fa riflettere...
E' incredibile quanta determinazione abbiano questi atleti nel fare sport che non si penserebbe mai che riuscissero a fare.
Ho visto una partita di basket in carrozzina, tutti belli carichi, grintosi, che trasmettevano una voglia ed una passione incredibile. Li ho visti correre veloci su quelle ruote, cadere e come se nulla fosse, rialzarsi. Ed è anche guardandoli nuotare o correre con una benda sugli occhi che ti rendi conto che i dolori fisici che senti tu durante gli allenamenti in confronto non sono nulla, che non saranno quei dieci minuti in più di corsa a farti male. Ed è guardandoli che mi rendo conto per l'ennesima volta che io sono fortunata!
Pensa a loro, guarda con quanta determinazione fanno ciò che possono per raggiungere i loro obbiettivi, non fare la checca e imitali se il tuo sogno è diventare un grande sportivo.
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