venerdì 23 novembre 2012

Insegnamenti di vita

Stamattina stavo ascoltando la radio, come sempre...mi fa una gran compagnia.
Hanno letto questa lettera e non potevo non pubblicarla...
Non conosco questa cantante, forse l'ho anche già sentita non sapendo che fosse lei. 
Non so che genere canti, non mi interessa, come non mi interessa che tipo di vita abbia o abbia avuto.
La cosa che mi ha colpito...questa lettera. Quale altro personaggio famoso avrebbe fatto una cosa del genere per un cane o qualsiasi altro animale? 
Chi potrebbe mai rifiutare un tour per questo??? LEI!!!
Davvero una lettera toccante, che per l'ennesima volta ci fa capire quanto siano più "umani" gli animali, quanto il loro affetto sia vero e non sia tutto calcolato.

Ecco la lettera...
Scrivo questa lettera di venerdì alle 6 del pomeriggio ad alcune migliaia di amici che devo ancora incontrare. Scrivo per chiedere di cambiare programma e vederci in un altro momento. Ecco perché. Ho un cane che si chiama Janet, ed è malata da due anni ormai, visto che un tumore le sta crescendo piano piano nell'addome. L'ho presa che aveva solo 4 mesi, io avevo 21 anni, ufficialmente un'adulta - e lei è stata mia figlia.
È un pitbull, ed è stata trovata a Echo Park con una corda attorno al collo e morsi sulle orecchie e sul muso. Era quella che usavano nei combattimenti tra cani per far arrabbiare gli altri contendenti. Ha quasi 14 anni e non l’ho mai vista lottare, mordere o persino ringhiare, quindi posso capire perché avessero scelto lei per questo ruolo orribile. È una pacifista.
Janet è stato il rapporto più consistente della mia vita, e questo è un dato di fatto.
Abbiamo cambiato numerose case, famiglie, ma siamo sempre state veramente noi due.
Dormiva nel letto con me, con la testa sul cuscino, ha accolto la mia isteria, il mio volto in lacrime sul suo petto, con le zampe intorno a me, ogni volta che avevo il cuore spezzato.
Era sotto il pianoforte quando scrivevo le canzoni, abbaiava ogni volta che cercavo di incidere qualcosa, ed era nello studio con me quando abbiamo registrato l’ultimo album. L’ultima volta che sono tornata a casa da un tour, era vivace come al solito, è abituata a stare lontano da me per poche settimane ogni 6 o 7 anni. Ha la malattia di Addison, che le rende pericoloso viaggiare perché ha bisogno di iniezioni regolari di idrocortisone, perché reagisce allo stress e all’eccitazione senza gli strumenti psicologici che salvano la maggior parte di noi dall’andare nel panico fino a morirne. Malgrado tutto questo, è sempre felice e giocherellona, e ha smesso di comportarsi come un cucciolo solo tre anni fa.
È la mia migliore amica e mia madre e mia figlia, la mia benefattrice ed è lei che mi ha insegnato cosa sia l'amore.
Non posso venire in Sud America. Non adesso.
Quando sono tornata dall'ultima tappa del tour americano, c'era una grande, grande differenza.
Non vuole nemmeno fare più passeggiate.
So che lei non è triste di invecchiare o morire. Gli animali hanno un istinto di sopravvivenza, ma non hanno un senso di mortalità e vanità.
Ecco perchè sono molto più presenti delle persone.
So che si avvicina il momento in cui smetterà di essere un cane e invece sarà parte del tutto. Sarà nel vento, e nella terra, e nella neve e in me, dovunque io andrò. Non posso lasciarla ora, cercate di capirmi. Se riparto, ho paura che non avrò l'onore di cantare per lei finché non si addormenterà, di accompagnarla verso dove deve andare. 
Ogni tanto mi ci vogliono venti minuti per decidere che calzettoni voglio mettere prima di andare a letto. 
Questa decisione invece è istantanea. Queste sono scelte che ci rendono quello che siamo, che ci definiscono, e io non voglio essere quella che mette la carriera prima dell'amore e dell'amicizia. 
Sono la donna che rimane a casa e cucina Tilapia per la mia più cara e vecchia amica. E la aiuto a stare bene, a farla sentire confortata, al sicuro e importante.
Molti di noi in questi giorni, temono la morte di una persona cara. E' la brutta verità della vita, che ci porta a sentirci terrorizzati e soli.
Vorrei che potessimo apprezzare il tempo che ci rimane prima della fine. So che negli ultimi momenti avrò la più travolgente consapevolezza di lei, della sua vita e del mio amore per lei. Ho bisogno di fare l’impossibile per esserci. Perché quando morirà sarà l’esperienza più bella, più intensa, più significativa della mia vita. Così resto a casa, e la ascolto russare e rantolare, e rigirarsi nel respiro più paludoso e orribile che sia mai stato emanato da un angelo. 
E vi chiedo la vostra benedizione.

Fiona

mercoledì 14 novembre 2012

Autunno

Il sole ormai ha perso il suo calore estivo, le nuvole sono ormai le compagne di ogni giorno e i gradi arrivano, per fortuna, ancora alla decina.
Il clima ideale, in un paesaggio colorato di giallo, arancione, rosso, marrone. Gli ultimi colori rimasti dell'estate appena passata, ci rallegrano ancora le giornate.
E' il tempo ideale per fare una camminata, avevo proprio voglia di fare due passi.
Io, il fresco, i miei pensieri e il tutto accompagnato da un po' di buona musica.



Non sono un'amante delle passeggiate, ma in quest'ultimo periodo sto riscoprendo la bellezza delle piccole cose. Semplici, ma che ti rendono in qualche modo un po' più felice.
Piccole cose come possono esserlo una passeggiata, una sera passata a farsi foto con la nonna, una sera libera nel quale riordinare i pensieri e fare il punto sulla settimana appena iniziata ed organizzare tempo e idee per i giorni che verranno...
Insomma sto imparando ad essere un pochino più..passatemi il termine...zen.
Ho scoperto che prendersela spesso non serve a nulla, e chi ci rimette sono io...Che la tranquillità ed un sorriso in più migliorano la giornata. E anche se a volte questi buoni propositi vengono messi a dura prova da altri, questa volta io mi voglio impegnare! Voglio migliorare, per me e per chi mi sta a fianco. I risultati posso assicurare che ci sono. 
Dipende solo da noi! Da ciò che vogliamo, da come vogliamo vivere e con chi.
Noi siamo artefici della nostra vita...ed io voglio fare un ottimo lavoro.
Quindi più sorrisi e serenità, meno bronci e paranoie.

A presto!