sabato 25 gennaio 2014

A volte è bello poter tornare a casa...

Dove Casa non sono necessariamente quelle quattro mura nel quale abiti.
Casa è una famiglia,
Casa è affetto,
Casa sono persone con le quali hai condiviso tanto, tante esperienze, vittorie, sconfitte, momenti felici, momenti tristi.
Casa è una squadra dove sei cresciuta,
Casa sono le compagne e amici con cui hai vissuto momenti indimenticabili,
Casa sono persone dal quale sarai sempre FELICE di poter TORNARE!

Vi voglio bene! E... Grazie!


 

giovedì 16 gennaio 2014

Voglio sentirmi utile

E' giunto il momento di rianimare questo blog.
Era da un po' che lo lasciavo in disparte, l'avevo anche ormai messo offline da un annetto credo.

Poi accadono giornate come quella di ieri (leggi qui), che ti aprono il cuore, e non puoi tenerti tutto dentro, devi dirlo a qualcuno. Far sapere che esistono ancora al mondo delle persone uniche, che vivono per gli altri.
Far sapere che si può vivere senza nulla, ma avendo tutto.

Non so come dire...
sono cose che anche io ammiro, vorrei tanto fare, ma c'è sempre qualcosa che mi trattiene.
Sono e credo siamo, tutti in generale, anche senza volerlo, troppo legati al lusso.
Che poi, di questo lusso ormai neanche ce ne accorgiamo.
Siamo abituati a tutto: acqua corrente sempre, luce, corrente elettrica presenti ovunque.
Ci lamentiamo spesso di brutti posti, di bagni degli autogrill sporchi o tenuti male, ma non abbiamo presente di come siano in altri paesi del 3° mondo.
Magari un bagno vero neanche ce l'hanno loro, o forse i volontari sono riusciti a costruirglielo da poco.
Siamo abituati a farci docce o bagni tutti i giorni, loro invece si lavano nel fiume dove ci passano anche gli animali, e magari anche vestiti, a seconda della religione.
Troppo facile dire per quei due secondi anche io vorrei fare qualcosa del genere, si ma poi?
Nulla ci blocca, nulla ci vieta di prendere, mollare tutto e andare.
Andare per sempre.

Ma cosa realmente ci tiene ancora incollati a questa Italia?

Forse la paura, la paura di lasciare qualcosa di sicuro, che poi sicuro è RELATIVAMENTE sicuro.
Paura di lasciare il lavoro? Bè chi ti dice che qua in Italia lo avrai ancora per molto?
Paura di lasciare la famiglia o gli amici? Se sono legami veri non si spezzeranno mai, qualsiasi sia la distanza, in qualsiasi posto nel mondo ci si trovi.
Paura di sentirsi soli? Sinceramente penso che questa sia una delle cavolate più grandi che si possa pensare.
Ovviamente parlando di volontariato e paesi del 3° mondo.

E' da qualche anno che sento parlare della possibilità di andare come volontari con alcune associazioni,
o forse è solo da qualche anno che io ascolto realmente questa cosa.
Sta di fatto che una delle cose che prima o poi voglio ASSOLUTAMENTE fare è questa:
andare in un villaggio ed essere utile a qualcuno che ha veramente bisogno di aiuto.
Voglio sentirmi utile, per qualcosa, per qualcuno!

Esperienze uniche che si vivono una volta sola

Erano ormai le 3 del pomeriggio e una piccola donnina ci aspettava all'ingresso del convento, lei era puntualissima e ci attendeva già da un po', noi invece un po' in ritardo a causa del solito traffico.Mi avevano detto che saremmo andati ad intervistare una suora di 87 anni, 88 a marzo e che era tornata giusto 3/4 mesi in Italia per farsi curare.

Quella che mi aspettavo di trovare era tutta un'altra persona...

Come dicevo...
Tornata sì, perchè lei, dal 1955 si trova in Bangladesh come volontaria.
Dal 1955 ha scelto di lasciare l'Italia e andare in quella parte di mondo dove non c'è praticamente nulla.
Ha scelto di abbandonare "il lusso", rimboccarsi le maniche e darsi da fare per dare una vita migliore a chi non se la può permettere.
Ha scelto di portare aiuti in villaggi dove manca l'acqua, dove la corrente va e viene, dove si lotta ancora contro la peste, ma che fortunatamente oggi si riesce a vincere.

Ci accoglie in una piccola saletta, qualche poltrona davanti ad un tavolino ed inizia a raccontarsi.

Noi siamo lì per lavoro, io come aiuto fotografo mi occupo delle luci, c'è l'intervistatrice, una collega che ci accompagna e il nipote, a lei legatissimo.

Inizio a spostarmi per la stanza facendo attenzione a non fare alcun rumore, non voglio rovinare quel momento, sembra quasi sacro, surreale. Lei ci racconta la sua vita, la sua storia, la storia di un paese, ormai il suo paese, perchè sì, il Suo paese ormai è il Bangladesh, ce lo ripete più e più volte, lei vuole tornare là, a tutti i costi e ci vuole anche morire, là.
Può sembrare una cosa triste, ma penso che sia la cosa più bella del mondo.

La ascolto con ammirazione, e non nego che per tutta l'intervista ho avuto gli occhi lucidi e un groppo in gola costante. Non so spiegare bene il motivo, forse per ammirazione verso questa Grande Donna, al quale avrei voluto fare tante domande, ma che non ho avuto il coraggio di fare. Ammirazione nel vedere la sua Fede infinita, che io molto probabilmente non capisco fino in fondo.

E' una donna forte, ma anche dolorante. E' tornata per farsi curare un po' le ginocchia e tra qualche giorno ripartirà. La voglia di aiutare gli altri, la Fede e l'Amore verso il prossimo sono molto più forti di qualsiasi dolore che lei possa provare.

Ci/si racconta con un sorriso stampato sulle labbra, ogni tanto ride ripensando a qualche curioso anneddoto o rivedendo qualche foto e ci descrive un po' il suo lavoro là, quello che ha aiutato a costruire, ci tesse un racconto che ci ammalia e ci tiene attaccati alle poltrone, nessuno vuole andar via, anche il fotografo ad un certo punto ripone i suoi attrezzi e inizia ad ascoltare con ammirazione la suora.

Una grinta, una forza, una serenità non da tutti.
Una Donna come ce ne sono poche.

Ci offre anche un thè, proprio come se fossimo a casa sua, proprio come se fossimo degli amici.
Un via vai di suore di tutte le età, delle persone che solo a guardarle ti mettono serenità addosso, sono gentili, sorridenti, e qualcuna si ferma a parlare con noi. Molte di loro erano missionarie in diverse parti del mondo, proprio come la "nostra" Sister Anna, dice che la chiamano così!

E' arrivato ormai il momento dei saluti e sembra di salutare una carissima amica,
è riuscita in un paio d'ore ad entrarci nel cuore, e mi sa che mai la scorderemo.
Lei con il suo dolce sorriso, che ci saluta con un abbraccio e salutandoci dal portone ci urla:
"L'Amore vince su tutto!!! Buon viaggio!"
Lo dice a noi lei, e noi lo auguriamo a lei, che di sicuro farà il viaggio più bello della sua vita, verso il Suo Paese, verso la Sua gente.

E la ricorderò così questa nuova amica!
Oggi ho conosciuto una Grande Donna,
Oggi ho conosciuto una suora.

venerdì 3 gennaio 2014

Un insolito Capodanno


Buongiornoooooooo!
Come state? Passate bene le feste?
Io direi magnificamente!

Mentre pensavo di dovermi preparare ad un capodanno in montagna in compagnia di amici, la mia dolce metà mi stava organizzando una grande sorpresa, un viaggio a BERLINO! 
Un regalo inaspettato e piaciuto tantissimissimo... mi potrete capire! ^_^

Sono stati dei giorni fantastici, aldilà del freddo gelido, ed è una città che va ASSOLUTAMENTE vista e che vi consiglio.
Io sono rimasta piacevolmente colpita, mi aspettavo un tutt'altro genere di paese, freddo, grigio e invece l'ho trovato pieno di vita, di persone e di tantissimi giovani.

Ospitati dal cugino Marco e dai due gatti Arturo e Amadeus, in un bellissimo appartamento della Berlino est, e sapientemente consigliati, la nostra permanenza a Berlino non poteva che essere magnifica.
La prima sera ci ha portati in un nuovo locale, pienissimo e davvero molto carino (appena mi ricorderó il nome ve lo scriveró).
Le nostre colazioni/brunch le abbiamo fatte nei baretti sotto casa, il Bar Gagarin e il nostro affezionatissimo Cafe Anita Wronski (se cliccate sul nome, trovate via e recensioni).
I pranzi/merenda li abbiamo consumati qua e là in locali che ci ispiravano al momento, tra cui un giapponese vicino al Checkpoint Charlie, e il Que Pasa (ristorante messicano a Mitte).
Ultima sera chiusa in bellezza con uno spettacolo di musica jazz (il primo per noi), al B-Flat, uno dei locali più famoso per questo genere di musica.

Abbiamo camminato tantissimo, girato in lungo e in largo i vari distretti di Berlino (Prenzlauer Berg nel quale alloggiavamo, Kreuzberg, Charlottenburg, Mitte), visitato il famoso zoo, i vari mercatini natalizi, il Duomo, visto la porta di Brandeburgo, il palazzo del Reichstag e la torre della televisione.
Peccato non essere riusciti ad entrare in nessun museo, per via dei giorni nel quale siamo capitati (era festa anche da loro ovviamente) e per via del tutto esaurito nei due giorni nel quale abbiamo tentato.
E va bè... è d'obbligo un altro viaggio per riprovarci ^_^

Rimanete sintonizzati,
ne vedrete delle belle! ^_^

Intanto vi lascio qualche foto del nostro soggiorno berlinese (chi mi segue su instagram qualcuna l'avrà sicuramente già vista).

ARTURO - uno dei due gatti di casa
REICHSTAG
PORTA DI BRANDEBURGO
Una delle pause the della giornata
Bionade, una bevada analcolica tipica
Muro di Berlino, particolare
Muro di Berlino, particolare
Muro di Berlino, particolare
Il famoso Zoo di Berlino
Un simpatico gorilla berlinese
Uomo che cucina il primo dell'anno, cucina tutto l'anno? SPERIAMO
L'ultima cena a lume di candela
Tipico scorcio berlinese la mattina dell'1 gennaio. Buon Anno!!!
QUE PASA - ristorante messicano

B-Flat, spettacolo di musica Jazz


A presto!
Buon fine settimana e un abbraccione


Mari