giovedì 26 aprile 2012

Un uso qualunque di te


Vi capita mai di leggere un libro e commuovervi? Commuovervi fino alle lacrime?
A me no, prima di leggere questo libro.
Attirata molto dal titolo e dalla voglia di cambiare un po' il genere, girovagando sul web mi sono imbattuta su questo libro...e come sempre un buon titolo e una buona copertina fanno la loro grande parte nella scelta di una lettura.
Inizialmente sembrava uno di quei soliti libri leggeri, ma dopo qualche capitolo ha iniziato a prendermi. Sarà il fatto di raccontare scene del presente alternate a flash back, sarà la bravura della scrittrice o semplicemente la storia raccontata in questo modo.
Mi ha preso talmente tanto che non vedevo l'ora di tornare a casa e avere un momento libero per continuare nella mia lettura, nonostante la stanchezza e l'ora tarda.
Devo ammettere che le lacrime sono arrivate verso gli ultimi capitoli e fino alla fine la mia lettura è stata un po' appannata. ^_^
Non so, saranno le lettere che mi commuovono, saranno le semplici parole, sarà il raccontare il presente e rendersi conto di cose di cui normalmente non si fa caso, sarà che sono una tenerona.
Insomma, tutto questo post per consigliarvi questo libro.

martedì 10 aprile 2012

Happy Barcellona's Easter

Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi, dice così il detto e io aggiungerei...DOVE vuoi.
Insolita Pasqua per me e la mia dolce metà, ambientata in quel di BARCELLONA...
Non ci ero mai stata, ma è davvero fantastica.
Quattro giorni per staccare da tutto e con un sacco di cose da vedere.
Abbiamo camminato tantissimo su e giù per strade, scalinate, metro (per passare da una metro all'altra con la stessa fermata c'era da camminare per almeno 1 km), ma ne è valsa la pena.
Una città ricca d'arte (ritrovarsi davanti a cose che hai studiato fino a qualche anno fa...spettacolo), girata in lungo e in largo, dalle case di Gaudì, alle Ramblas, dal Tibidabo al Montjuic.
Una città piena di gente di tutti i tipi e colori, sereni, sorridenti, una città piena di VITA.

 
Cercavamo anche di fare dei paragoni con le nostre città italiane, ma di storia non ce nè!
La mentalità è diversa, puoi trovare donne che fanno lavori che qua in Italia neanche si sognerebbero di fare (come spazzini, autisti di autobus o metro), la città è pulita, non tanto perchè gli spazzini lavorano bene, ma perchè hanno tutti rispetto per la città in cui vivono. Sono sempre pronti ad aiutarti, anche solo ad indicarti una via, appena ti vedono in difficoltà.

Puoi andare a trovare un amico che ora lavora lì in un pub, fermarti a parlare per un'ora e vedere quanto è felice di stare lontano da casa, o meglio dal nostro paese...l'ITALIA.
Puoi solo ammirare ciò che lui ha fatto e pensare se tu ce la potresti fare a mollare tutto e andare...



Ancora una volta ritorno a casa con un'esperienza nuova sulle spalle, nuova gente conosciuta, un nuovo modo di vivere scoperto, tutte cose che comunque mi fanno esser certa ancora una volta che qua si sta sbagliando tutto.
Consapevole che anche se c'è crisi, i soldi non sono poi così importanti.
Un jeans o un paio di scarpe di marca in meno, ma un sorriso sul viso in più...fanno la differenza.

Per non dimenticare la vita da ostello, mai provata prima.
Davvero molto comodo e soprattutto molto bello il poter condividere spazi con persone di altre nazionalità, poter scambiare qualche parola, qualche sorriso o qualche gesto per farsi capire.

Concludo questo piccolo post ringraziando di cuore chi era con me e ha voluto condividere anche questa esperienza in terra catalana.