lunedì 30 gennaio 2012

Cosa parli a fare se non mi conosci?

Non sopporto la gente che senza conoscermi mi giudica, o per lo meno a cui sto antipatica non tanto per come sono fatta, per il mio carattere, ma per il ruolo che ricopro.
Penso che da persone adulte non ce lo si aspetti, almeno...per come sono fatta io.
Ci può stare il pregiudizio, un'idea che ci si fa a pelle...ma poi? Io non mi fermo a quello, cerco di andare oltre.
Anche il fatto di sapere di non andare a genio ad una persona, ma comunque di provare a far capire che non sono Marika per il ruolo che ricopro, ma io sono IO! Di provare comunque, nonostante tutto, a fare il primo passo...sinceramente però, mi sono un po' rotta le palle!
E' come picchiare la testa contro un muro. A me è capitato più volte di ricredermi su una persona, o per lo meno, non tiro su un muro a caso. Ci sta se avessi fatto qualcosa, ma in questo caso che colpa ne ho?
Forse è proprio solo invidia...ma a questo punto...a me?

mercoledì 18 gennaio 2012

Adoro disegnare!

Una penna, una matita, qualsiasi cosa che scriva ed un pezzo di carta è tutto quello che mi serve nel mio tempo libero.
Mi basta questo per stare bene ed era da un po' che non mi sentivo così, era da un po' che non disegnavo così tanto, dai tempi della scuola d'arte.
Si lo so, non è tanto...ma son ben 3 anni.
Forse non avrò avuto il tempo, o molto più probabilmente non sarò stata propensa a farlo. Tra lavoro, allenamenti e impegni vari, ero abbastanza stanca e soprattutto senza idee.
Si, va bene...può sembrare una cavolata, ma per me è come prendere una boccata di aria fresca, un modo per esprimermi e mettere in nero su bianco i miei pensieri, le mie emozioni e sensazioni.
Ho riscoperto il piacere che si prova a lavoro finito, vedere che ciò che avevi in testa è venuto ancora meglio, e renderti conto che in fondo sai ancora disegnare.
Seguo diversi blog/siti di disegnatori ed illustratori, e mi sta venendo il pallino dell'illustrazione, mi piacerebbe un sacco provare ad illustrare qualcosa, magari una storiella per bambini, ma forse non faccio nulla per paura di non essere in grado.
Al momento ho iniziato a buttare giù qualche idea su qualche personaggio e mi son stupita del risultato. Io per ora metto carne al fuoco, poi col tempo si vedrà.

Ieri ero fissata con i volti, ovviamente inventati, presenti solo nella mia testa, quindi se sono deformati...è solo perchè non so disegnare :-)


Qualche giorno fa invece, ho cercato di creare una possibile protagonista per una mia possibile illustrazione. Che ve ne pare? E' ancora tutto schizzato, appena possibile proverò a colorare qualcosa e posterò.



Lo spazio di un errore è uno spazio di crescita.

Mi capita spesso di segnarmi frasi sul telefono, su pezzi di carta volanti o su qualsiasi superficie sul quale si possa scrivere e tenere a portata di mano.
Una frase letta su un libro, su un giornale oppure semplicemente sentita alla radio o alla televisione o perchè no, in qualche film.
Una frase che appena la senti, ti fa riflettere.
Dici...si bella, ma che poi risulta essere molto più profonda, o meglio dietro c'è un discorso enorme da fare e soprattutto ognuno ha un parere diverso.

L'errore in sè conta poco, conta come diventiamo dopo quell'errore, come incide su di noi, come ci rende. Magari ci migliora. Chi può dirlo?  
(F.Volo-Le luci del mattino)

Parto dalle parole che ho trovato leggendo l'ultimo libro di Fabio Volo, per spiegare come la penso io su questo argomento.
Ultimamente questo argomento, l'ERRORE, è uscito diverse volte..anche parlando tra amici, per il giornalino di cui mi occupo insieme a loro, anche se in questo caso si parlava di errore in ambito sportivo.
Ovviamente visto che ognuno è diverso dall'altro, "questo" è visto in modo diverso.
Che sia il proprio Errore o quello di altri...ognuno si rapporta in modo differente ad esso.
Per quanto mi riguarda, con me stessa sono molto autocritica, quando faccio qualcosa la devo fare bene e soprattutto VOGLIO che venga bene, anche se la provo per la prima volta.
Vorrei essere nata imparata in certe circostanze, come ad esempio quando provo cose nuove e non mi vengono subito, che siano attacchi, battute o delle semplici alzate, mi dà fastidio non esserne in grado fisicamente. Anche perchè teoricamente le so fare, soprattutto se ad ogni errore mi viene ripetuto. E più sbaglio e più mi innervosisco e più mi innervosisco e più sbaglio...insomma non ne esco per ora della fine dell'allenamento...magari facciamo per il prossimo? :-)
Da quando alleno però vedo l'errore anche da un'altra prospettiva, io sono l'allenatrice e insegno a non fare errori, ma per non farne fare, vanno fatti...o sbaglio? ha un filo logico quello che dico?
Penso che l'errore, soprattutto in allenamento ci stia tutto, ovviamente basta che non diventi una routine. Si capisce l'errore solo quando lo si è commesso e con pazienza si riesce ad imparare come evitarlo, soprattutto quando si è più piccoli. Bisogna insegnare che Ok l'errore non va fatto, ma penso sia più importante insegnare che l'errore di per sè non è nulla, che ci sta sbagliare senza esagerare, ma che soprattutto non ci si deve abbattere per UN errore. Penso soprattutto che per evitare un errore, ci sia bisogno della VOGLIA di non sbagliare, così l'errore lo puoi fare una, due, tre volte...ma poi sarai pronto a non farlo più.
Voi come la pensate?
Ovviamente la penso così da allenatrice, da giocatrice...penso lo abbiate capito, quanto mi giranoooooo se sbaglio! :-)

Cambiando ambito e andando sul personale, penso che il discorso sia molto più complicato.
La vita non è un gioco e gli errori in questo caso possono fare un po' più male.
Chi nella vita non ha mai fatto errori?
Aver sbagliato gli studi e aver scelto la scuola sbagliata.
Aver sbagliato lavoro.
Aver contato su amici che alla fine non erano tali.
Aver pensato in grande con qualcuno che alla fine non era fatto per te.
Aver sbagliato comportamenti ed essersi comportati male con le persone che invece ti stavano facendo aprire gli occhi su qualcosa che tu non vedevi.
Aver sbagliato tutto.
Arrivare ad un punto della propria vita e rendersi conto di sentirsi insoddisfatti o infelici.
Penso che ognuno prima o poi, nella propria vita si fermi a fare un punto della situazione, un resoconto, una tabella con i propri errori e le proprie vittorie e...magari perchè no, si decide che è ora di dare una svolta, di fare qualcosa per sè, per una volta e far qualcosa che almeno per il momento sai ti renderà felice.
In fondo la vita è una, perchè vivere infelici e nel rimorso.
Io sinceramente preferisco vivermele le cose, piuttosto che dire un giorno...se avessi fatto questo, se avessi fatto quello.
Penso anche che certi errori insegnano molto, in fondo tutto quello che vivi ti ha portato ad essere quello che sei, quindi ad imparare, a crescere, a migliorare, a rapportarti in modo differente rispetto alle varie situazioni. Sì perchè penso che un errore ti cambi e la maggior parte delle volte in meglio.

Lo spazio di un errore è uno spazio di crescita. (F.Volo-Le luci del mattino)

lunedì 2 gennaio 2012

L'amicizia

L'amicizia è una grande avventura in cui si conosce cosa significhi volere il bene dell'altro.
L'amicizia è esercizio di accordo, di armonia.
A volte una vera e propria scuola in cui si impara a smussare o a valorizzare alcuni aspetti del proprio carattere.
In un certo senso attraverso l'amicizia si impara a diventare più autentici e più buoni.
L'amicizia nasce da un incontro inaspettato, appare come un dono gratuito dovuto a Dio o agli Dei, come mi dicevano alcuni amici.
Sboccia come un fiore, presenza gratuita capace di inebriare come un profumo e si nutre di bellezza. Quando questa bellezza fa difetto e affiora il brutto, allora anche l'amicizia si sciupa, decade e può diventare a volte addirittura inimicizia.
Ma oggi l'amicizia si è fatta più rara.
Quasi sembra scomparire e quindi noi non abbiamo più quella indispensabile palestra di apprendimento dell'amore.
Ormai ci si incontra non più della gratuità, ma per cene di lavoro.
Non si perde tempo, ma si vuole ottimizzare ogni istante.
Non ci sorprende più, ma si programma ogni cosa.
L'amicizia si offre, non si compra, non si mendica, non si simula.
E' una presenza sempre offerta.
E' la gioia della nostra vita.

L'amicizia secondo Enzo Biagi